Contro la solitudine e la sedentarietà: 120 anziani si sono attivati insieme a noi!

“Buongiorno signora, come è andata la prima lezione? Si sente bene? E’ stato difficile fare ginnastica guardando da un tablet? Non si preoccupi che la aiuteremo noi e prenderà confidenza anche con questo…”

La scorsa settimana sono iniziate le lezioni di ginnastica on line per i 120 anziani del Progetto Terz@età (realizzato con il sostegno di Fondazione Comunità di Milano).

Gli insegnanti non si occupano solamente di fare lezione, ma seguono personalmente ciascuno dei partecipanti, con telefonate settimanali, cura e attenzione specifica.
Questo perchè non si tratta di un progetto esclusivamente volto a mantenere una forma fisica adeguata, ma si tratta di creare nuovi legami e far sentire le persone anziane meno sole, soprattutto in un periodo così complesso come questo!

Come succede quando si frequenta qualche corso di persona, al termine della lezione ci si scambia quattro chiacchiere, si chiedono consigli se si ha qualche dubbio o qualche problema specifico…

On line tutto questo risulta un po’ più complicato…specialmente in un progetto come questo dove le persone tra di loro non si conoscono e non conoscono nemmeno l’insegnante…

Ma il nostro obiettivo è proprio quello di far sentire agli anziani che anche se si lavora a distanza in realtà siamo vicini e quindi il momento delle telefonate individuali, fatte a ciascuna delle persone che partecipano al progetto, diventa un punto di grande rilievo!

“Il momento delle telefonate è molto impegnativo, quasi di più della lezione”, racconta Silvia, una delle insegnanti. “Ritengo però che sia davvero utile! In questa prima fase è importante stabilire una relazione di fiducia con le persone, conoscerle, capire quali sono le condizioni di salute generale (noi ci basiamo su un report del medico ma la conoscenza diretta ha un valore enorme!). Mi ha colpito che una delle signore che frequentano le mie lezioni e che ha una situazione fisica  molto compromessa, con problemi di deambulazione, problemi respiratori e molti dolori, sia stata invece una delle più entusiaste durante la telefonata, dicendomi che aveva provato a rifare gli esercizi anche da sola! “

“Alcune persone mi hanno chiesto i compiti a casa”, aggiunge Ivan, l’altro insegnante”. ” A un certo punto mi hanno fatto sorridere…qualcuno ha sentito cantare  un gallo e mi ha chiesto se abitassi in una cascina fuori Milano.”

Ivan, invece,  fa lezione dalla  Spagna. Si tratta di un nostro storico insegnante che ha deciso di trascorrere il periodo della seconda gravidanza della moglie (spagnola) insieme ai suoi suoceri (quasi prevedendo che poi sarebbe stato difficle spostarsi!). Pochi giorni fa tra l’altro è nato il suo bambino (AUGURI!)! Ma il fatto che lui continui a lavorare dalla Spagna è una testimonianza di come non tutte le preoccupazioni di questo periodo abbiano generato solo limiti. Lavorare da un altro stato e, nonostante questo, far sentire la vicinanza alle persone con cui si entra in relazione: questo per noi ha molto valore.

Dopo questa prima settimana le telefonate hanno dimostrato, quindi,  che le persone sono contente: c’è qualcuno che ancora deve prendere dimestichezza con l’uso del tablet e che quindi fa ancora un po’ di fatica a maneggiarlo con serenità.
Ma il team di persone che lavorano per la buona riuscita del progetto è variegato e ciascuno ci mette la propria parte: gli insegnanti stanno mettendo le basi per creare una relazione di fiducia per quanto riguarda l’aspetto degli esercizi fisici; dal canto loro, invece, ci sono i volontari, coordinati da Federica che gestisce la parte più propriamente organizzativa, che stanno supportando le persone nell’utilizzo di tutto quello che ha a che fare con la tecnologia.

Per ulteriori informazioni sul progetto terzaeta@la-comune.com