Il Gruppo non profit La Comune, in collaborazione con gli istituti scolastici del territorio, sta lavorando, con azioni concrete, per contrastare la povertà educativa nella periferia milanese.
La vera povertà è non avere l’opportunità di sviluppare i propri talenti”
(J. Amado)
Il progetto PasSport parte dalla convinzione che dare la possibilità di praticare sport significa contribuire concretamente alla crescita individuale del giovane e di conseguenza delle famiglie coinvolte, nonché offrire la possibilità di compiere una sorta di viaggio alla scoperta di sé stessi e di altri coetanei, diversi per provenienza sociale, economica, culturale, di genere (da qui l’idea del nome del progetto).
PasSport si pone come obiettivo quello di permettere a bambini e ragazzi che si trovano in condizione di disagio socioeconomico di partecipare gratuitamente ad una attività sportiva a propria scelta tra quelle proposte dall’Associazione.
Il Bisogno
La pandemia Covid-19 ha accentuato le problematiche psicologiche dovute alla rarefazione delle relazioni, portando con sé difficoltà economiche, aggravando diseguaglianze, impoverendo il tessuto sociale.
Fra i più colpiti i giovani e gli adolescenti in particolare, privati di un anno e mezzo di vita di relazioni, di crescita “con” gli altri, di stimoli.
La povertà educativa si manifesta “quando il diritto del minore ad apprendere, formarsi, sviluppare capacità e competenze, coltivare le proprie aspirazioni e talenti è privato o compromesso. Non si tratta quindi di una lesione del solo diritto allo studio, ma della mancanza di opportunità educative a tutto campo: da quelle connesse con la fruizione culturale al diritto al gioco e alle attività sportive”.
In situazione pre-covid, il tema della povertà educativa era già presente nell’agenda degli interventi sociali.
Come Associazione ci siamo sempre interessati a tale problematica.
La Dirigenza del plesso “Cardarelli-Massaua” con cui collaboriamo da anni, e che ha un’utenza di circa 900 alunni in zona semiperiferica (da p.za Tripoli a p.za Frattini), già segnalava prima dell’inizio della situazione di emergenza 107 alunni in condizioni di povertà, di cui il 12% in condizioni di povertà assoluta, 27 alunni con genitori in esecuzione penale o in carico ai Servizi sociali, 143 minori con disabilità o BES (Bisogni Educativi Speciali) e 320 minori immigrati.
Il rischio è quello di una crescente divaricazione sociale nelle opportunità, e quindi l’inesorabile abbandono scolastico e la conseguente devianza giovanile. Se vogliamo che la scuola mantenga la sua posizione di “ascensore sociale”, che dia speranza a chi vive nella precarietà se non nel bisogno, dobbiamo creare una rete, fuori della scuola, che includa il disagio, dobbiamo offrire opportunità di socializzazione fra bambini che vivono situazioni familiari ed economiche diverse, che si traducano in stimoli.
La possibilità di fare sport all’interno di un contesto educativo è qualcosa che, dopo il covid, le famiglie più fragili non potranno permettersi. E lo sport è, per i minori, un formidabile strumento di inclusione, di impegno e di realizzazione di sé.
Il progetto PasSport parte dalla convinzione che dare la possibilità di praticare sport significa contribuire concretamente alla crescita individuale dei più giovani, nonché offrire la possibilità di compiere una sorta di viaggio alla scoperta di sé stessi e di altri coetanei, diversi per provenienza sociale, economica, culturale, di genere (da qui l’idea del nome del progetto).
La risposta dell’Associazione La Comune
PasSport prevede che verranno consegnate alle famiglie in difficoltà delle card con le quali il bambino potrà frequentare gratuitamente uno degli oltre 50 corsi sportivi che la ASD La Comune organizza.
Saranno i Dirigenti scolastici a valutare le situazioni di bisogno e a individuare le famiglie a cui far avere le card.
Dal canto suo l’Associazione si impegna a garantire una quota agevolata, indipendentemente dal corso scelto, per tutti i bambini possessori della PasSport card.
Il risultato atteso è quello di prevenire fenomeni di vuoto educativo che facilmente sfociano in devianza, disagio sociale, dispersione scolastica.
PasSport è promosso da”intero Gruppo non profit La Comune, in collaborazione con gli istituti scolastici del territorio.
Compito dell’APS è coordinare il progetto e veicolare la raccolta fondi; l’ASD è responsabile della conduzione delle attività sportive; la Fondazione si occupa della comunicazione e delle relazioni con il pubblico.
PasSport: lo Sport fatto per bene. Campagna di raccolta fondi
Il progetto PasSport, per essere realizzato, necessita di sostenitori.
Ci impegnamo a individuare realtà (aziende ma anche cittadini privati) interessate a donare una PasSport Card a bambini in difficoltà: donando una PasSport Card si permetterà ai minori (di età compresa dai 5 ai 16 anni) in condizioni di disagio socioeconomico di partecipare gratuitamente ad una attività sportiva a propria scelta tra quelle proposte dall’Associazione.
Sostenendo il progetto, si contribuisce fattivamente ad una azione dall’alto valore educativo, e dall’immediato e tangibile ritorno.
Come sostenere il progetto
Ci sono molte azioni concrete che è possibile fare per sostenere il progetto:
- condividilo con le persone che conosci: condividere la tua passione per lo sport potrebbe farla diventare un’opportunità per chi non ha modo di praticarlo
- fai una donazione: puoi donare attraverso un
bonifico bancario intestato a Associazione di Promozione Sociale La Comune;
IBAN: IT96W0503401756000000003170
Ricordati di indicare nella causale: donazione per progetto PasSport; - fai conoscere questa opportunità nella tua azienda.