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LA COMUNE: STORIA DEL NOSTRO GRUPPO NO PROFIT

C’è chi ci conosce associazione sportiva, chi come fondazione, chi come associazione di promozione sociale
Ebbene: siamo tutte e 3 le cose! Lo siamo da poco (il 2019 è stato un anno di cambiamenti…) ma lo siamo da sempre!

Andiamo con ordine per non fare confusione…

LA STORIA

La Comune, quella storica, nasce come associazione nel lontano 1987.

Marco Marzagalli e alcuni amici decidono di aprire una palestra nel loro quartiere e individuano una palestra che stava per chiudere in via Novara 97 come sede per far crescere il loro progetto: una palestra dove fare non soltanto pratica sportiva, ma dove si prestasse attenzione anche all’aspetto sociale.

Così il 1 ottobre del1987 apre ufficialmente l’ associazione La Comune, proponendo attività di judo, aikido, kendo, ginnastica dolce e danza. Ma, come appunto era nel sogno originale, La Comune diventa fina da subito luogo di incontro e convivialità per le persone che la frequentano…i bambini (allenandosi 2 o 3 volte a settimana!) andavano in palestra subito dopo scuola e capitava anche che mangiassero e facessero i compiti direttamente lì prima di cominciare l’allenamento! Si trattava di una palestra di quartiere dove la dimensione sociale era appunto l’aspetto prioritario.

Con questa filosofia l’ Associazione cresce, si consolida e allarga la tipologia delle attività proposte. In alcune discipline era anche frequentata da eccellenze di scala nazionale (alcuni membri della nazionale italiana di kendo si allenavano da noi, così come alcuni campioni italiani di alto livello di lotta sambo!) e nel 1997 allarga la propria sfera di interesse e di azione cominciando a interessarsi alla disabilità intellettiva.

Mantenedo lo stesso spirito di creazione di tessuto sociale, partono corsi specifici rivolti al mondo della disabilità: inizialmente presso gli spazi della palestra, e in seguito con collaborazioni sempre più strutturate presso diversi centri diurni per persone con disabilità della città di Milano.

La Comune comincia a interloquire col Comune di Milano e diventa la principale agenzia educativa che svolge attività motoria-espressiva all’interno dei CDD (Centri Diurni Disabili).

Per aumentare le proprie competenze e la propria sfera di intervento La Comune (che nel frattempo col cambio delle normative acquisisce il titolo di APS – associazione di promozione sociale e poi di ASD – associazione sportiva dilettantistica – di promozione sociale) comincia a lavorare sul proprio territorio attraverso la partecipazione a bandi, puntando specificatamente sul tema della disabilità intellettiva e del lavoro con adulti.

Sono moltissimi i progetti portati a compimento (più di 40 negli anni) e questo ci ha permesso di interagire con moltissime persone, intrecciare relazioni significative sul territorio, costruire reti di valore e acquisire grande dimestichezza nella gestione della disabilità intellettiva connessa alla pratica sportiva.

Nel 2012 parte una collaborazione importante col Consiglio di zona 7 che ci contatta, insieme ad Arci, per prendere la gestione provvisoria dei CAM della zona. Dopo una prima fase iniziale la gestione dei CAM viene formalizzata con un bando che vinciamo prima insieme ad Arci e poi in autonomia: dal 2013, quindi ci occupiamo della gestione dei 4 CAM di zona 7 (via Betulle, via Manaresi, via Forze Armate, via Lamennais) e di una serie di attività nei 4 centri socio ricreativi culturali per anziani, con un passaggio annuo di circa 2600 persone (a fronte delle 1200 del 2012) e un’erogazione di circa 8500 ore di attività.

Altra data importante è quella del 2016 in cui non solo apre una seconda sede (via Trivulzio 22) ma partono anche progetti sociali importanti (un progetto di accoglienza diffusa per richiedenti asilo e protezione internazionale con le amministrazioni locali della Val Seriana, e si rafforza la volontà di ampliare il progetto abitativo di convivenza alla pari per persone con disabilità e studenti iniziato nel 2014).

Tutti questi passaggi che compongono i tasselli della nostra storia sono il risultato dell’ impegno, del tempo dedicato e della passione che tanti collaboratori hanno voluto e scelto di dare in questi decenni.

UN MOMENTO SIGNIFICATIVO: LA NASCITA DEL GRUPPO

Negli ultimi anni l’Associazione ha cominciato a riflettere su sè stessa, sulla propria mission e sull’efficiacia e la potenzialità delle proprie azioni, vista la grande crescita dell’ultimo periodo.

E così ha intrapreso un percorso di autoanalisi con la collaborazione e il supporto di un formatore di grandissimo livello: Ulderico Capucci, che ci ha guidati nel mettere a fuoco il fatto che per essere più efficaci nel nostro agire, più focalizzati e più compertenti, serve avere una maggiore specificità.

Questa riflessione, nata parallelamente alla riforma del terzo settore che invita le diverse associazioni a specializzarsi e a professionalizzarsi nel proprio agire, ha portato all’idea di costituire il Gruppo no profit La Comunecomposto da 3 enti distinti: un’ ASD – associazione dilettantistica sportiva, un’ APS – associazione di promozione sociale, e una Fondazione.

Nel 2019, anno del cambiamento, sono diventate operative queste scelte e da fine luglio i tre enti hanno cominciato a lavorare fianco a fianco, legati indissolubilmente da un’unica vision: una società più inclusiva, aperta, attenta e solidale, dove la nostra realtà sia consolidata, generativa e possa diventare modello di riferimento.

PRESENTE E FUTURO

Adesso la strada è tutta da percorrere: forti della nostra storia e carichi di entusiasmo per le scelte fatte non ci resta che concretizzare i nostri sogni attraverso il nostro agire quotidiano.

L’ ASD  si impegna a promuovere una pratica sportiva dove il valore della crescita educativa sia l’elemento fondamentale e caratterizzante.

L’ APS vuole favorire l’aggregazione e la socializzazione, promuovendo maggiori relazioni e connessioni fra le persone, sviluppando interessi comuni che si trasformino in azioni di utilità sociale

La Fondazione agisce per rispondere in modo innovativo a bisogni sociali fornendo un modello di imprenditoria sociale generativo e replicabile, creando relazioni di valore, garantendo la sostenibilità degli interventi e sviluppando l’autonomia dei beneficiari.

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