Premessa
I corsi al mattino si rivolgono prevalentemente agli utenti dei C.D.D. diurni. Proponiamo laboratori espressivi, centrati su attività creative che mettono il corpo -individuale e del gruppo- al centro dell’espressione creativa, della comunicazione e della mediazione relazionale.
Finalità
Finalità prima è favorire l’apertura relazionale, attraverso la valorizzazione dell’espressività individuale.
Il senso del progetto è dare la possibilità agli utenti dei C.D.D. ritenuti adatti e predisposti ad un’attività motoria-espressiva, di mettere in gioco il proprio linguaggio del corpo, all’interno di un setting protetto e calibrato sui bisogni di questo tipo di utenza.
Ogni corpo parla, anche il più apparentemente muto e chiuso, e sarà valorizzato all’interno del laboratorio. Il poter lasciare da parte il codice verbale, per esprimersi con il corpo/voce all’interno di un codice condiviso di significato, permette di uscire dalla propria “monade relazionale”, per aprirsi all’altro. Ogni persona entra in ‘gioco’ e accede alla possibilità di “essere presente” con tutto il proprio corpo, con l’altro, con lo sguardo, con la relazione. Le aperture del gioco, che appartengono al teatro come alla danza, in una combinazione di elementi di innovazione e ripetizione, permettono la scoperta e l’esplorazione, all’interno della cornice protetta del ‘come se’, dove si può attingere a elementi della propria immaginazione e della propria storia personale.
Questo fa sì che ciascuno possa attivare modi nuovi di aprirsi e relazionarsi al mondo. Riteniamo sia un percorso utile anche per gli educatori presenti, cui verrà esplicitamente richiesto di uscire il più possibile dal ruolo educativo, per vivere l’esperienza in modo personale, aprendosi in tal modo nuove possibilità di scoprire, osservare e comprendere persone che quotidianamente assiste.
Obiettivi generali
Saranno individuati nel colloquio preliminare con gli educatori e dopo i primi contatti con il gruppo, durante la fase iniziale di accoglienza e osservazione.
Gli obiettivi specifici investono sia il livello individuale che quello di gruppo e riguardano il piano fisiologico, il piano psicologico e il piano relazionale. Questi gli obiettivi di massima:
Livello fisiologico
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Sensibilizzare la percezione e la consapevolezza corporea
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Facilitare la reintegrazione delle funzionalità motorie e l’ampliamento degli schemi motori
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Ampliare le possibilità di utilizzo della gestualità, limitando le stereotipie e i gesti autistici
Livello emotivo
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Uscire dall’isolamento relazionale
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Favorire il passaggio da un corpo passivo ad un corpo attivo
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Esprimere aree emotive quali l’aggressività, la gioia, l’accoglienza, la fiducia in sé, l’assertività
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Creare occasioni in cui si sperimentino il piacere e la gioia
Livello relazionale
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Favorire il senso di appartenenza al gruppo
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Creare un clima ludico e accogliente
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Aprire il canale comunicativo non-verbale
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Facilitare la creazione di una buona comunicazione all’interno del gruppo, che prosegua al di fuori degli incontri, durante la vita quotidiana al C.D.D.
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Favorire l’espressione emotiva e lo scambio con gli altri
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Sviluppare la capacità di ascolto
Metodologia
Saranno proposti giochi ed esercizi provenienti dal patrimonio della danzamovimentoterapia, della arteterapia e dell’animazione teatrale. Le tecniche verranno calibrate in funzione dei partecipanti, in risposta ai bisogni individuali e gruppali rilevati e alle dinamiche in corso. Sarà data importanza sia all’esplorazione che alla strutturazione (attraverso rielaborazioni coreografiche, strutture ritmiche, creazioni di rituali di gruppo).
Gruppo
Ogni turno si rivolge ad un massimo di 10-12 utenti con handicap fisico e/o ritardo mentale, autonomi dal punto di vista motorio e che siano disponibili a stare in un gruppo. E’ richiesta la presenza degli educatori che accompagnano gli utenti dei C.D.D. di cui almeno due disposti a partecipare al laboratorio espressivo; mentre è obbligatoria la presenza in sede, ma fuori dall’aula di pratica, di un familiare (o suo delegato) per ogni utente durante i corsi in cui non vi sono accompagnatori di strutture diurne (es. i corsi del sabato mattina).
Si richiede un incontro preliminare con gli educatori e/o con i familiari.