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Report progetto CRESCO – Crescere REsponsabili e SCOprire la vita

Cresco - Crescere responsabilmente e scoprire la vita

Il progetto C.R.E.SCOCrescere REsponsabili e SCOprire la vita, svoltosi dal 1° settembre 2022 e il 30 giugno 2023, è stato finanziato da Regione Lombardia su proposta di Associazione La Comune, ente capofila, e di Cooperativa L’Abbraccio, Associazione Diesis e Associazione xVivaio, enti partner.

OBIETTIVI DEL PROGETTO

L’obiettivo generale del progetto è quello di favorire l’inclusione delle persone con disabilità.  L’obiettivo specifico 1 è quello di incrementare il livello di autonomia delle persone con disabilità, tramite esperienze concrete di vita incentrate sull’apprendimento informale. L’obiettivo specifico 2 è quello di   migliorare il loro benessere psicofisico, prerequisito per una migliore gestione della vita quotidiana, soprattutto rispetto ai rapporti con l’altro. Tutte le azioni previste nel progetto sono state realizzate e tutti gli obiettivi sono stati raggiunti. 

LE ATTIVITA’ REALIZZATE

Al centro del progetto CRESCO vi è un processo di responsabilizzazione della persona con disabilità, con un partenariato specializzato in interventi volti all’acquisizione di autonomia per persone con disabilità di diverse fasce di età: bambini, ragazzi, adolescenti, giovani e adulti, con una particolare attenzione a chi soffre di disturbi dello spettro autistico. 

  • Per i bambini, i due aspetti principali sono la relazione con gli altri e la scoperta di cose nuove. Attraverso esperienze sensoriali protette e laboratori di carattere motorio, il  bambino ha la possibilità di misurarsi con maggior tranquillità emotiva e maggiore serenità a nuove situazioni e di attivare relazioni con persone non conosciute. Le attività per i minori (sono state svolte da Associazione L’Abbraccio e APS La Comune. 
  • Per gli adolescenti e giovani il progetto si è invece focalizzato sull’apprendimento di competenze per la vita indipendente, in particolare l’apprendimento di competenze che garantiscano autonomia nella vita quotidiana. Sono stati proposti dei laboratori di cucina, visti come occasione di potenziamento della motricità fine e della capacità di organizzazione. Ai laboratori di cucina si è affiancato un laboratorio di informatica, durante il quale, partendo dall’imparare a fare la spesa on line e a trovare informazioni sull’alimentazione, si è arrivati ad accrescere le competenze digitali per la vita indipendente. Le attività per gli adolescenti e i giovani sono state svolte da Associazione X Vivaio.
  • Contemporaneamente il progetto si è rivolto a giovani adulti, per i quali il tema del lavoro e dell’abitare sono le due grandi sfide. Nel corso del progetto è stata realizzata un’azione specifica sul tema dell’avvicinamento al lavoro in un contesto nel quale lavorano già giovani con disabilità intellettiva, in un’ottica di peer education, e un’azione di accompagnamento all’abitare indipendente, con l’organizzazione di fine settimana di autonomia. Le attività per i giovani adulti sono state svolte da Associazione Diesis e APS La Comune.

RISULTATI CONSEGUITI – Attività laboratoriali verso i minori

Si può affermare che gli obiettivi del progetto, migliorare l’autonomia e il benessere psicofisico delle persone con disabilità, in modo da favorirne l’inclusione, sono stati raggiunti.

Attività verso i minori e laboratori sensoriali

Il progetto ha permesso ad un significativo numero di minori residenti sul territorio di godere di un’esperienza unica nel suo genere, studiata da personale altamente qualificato, in un’area verde studiata nei minimi dettagli da personale specializzato in progettazione e manutenzione del Garden. Il poter frequentare con assiduità le attività previste all’interno del Giardino dei Sensi e la possibilità di nuove relazioni conoscitive hanno permesso di definire un clima di serenità che si è dimostrato motore degli apprendimenti sociali in un contesto ludico. I minori hanno fatto esperienze sensorio-motorie, ludiche, relazionali che hanno arricchito la sfera cognitiva e sollecitato la crescita personale in termini di competenze esperite ed autonomie relazionali e sociali raggiunte.

L’esperienza sensoriale, ludica ed educativa vissuta dai minori nella cornice del Giardino dei Sensi ha permesso di arricchire i vissuti personali di esperienze, potenziare le abilità interpersonali attraverso una riduzione degli stati di ansia e di stress personale che hanno predisposto i minori al contatto con l’altro e all’apprendimento. L’osservazione del comportamento spontaneo in momenti non strutturati all’interno dell’area verde, ha evidenziato un impatto più che positivo sui bambini e ragazzi coinvolti nel progetto. è stato notato l’avvicinamento in modo spontaneo a diversi particolari del Giardino: molti bambini venivano attratti dal percorso sensoriale presente nella prima stanza, altri dalla fontana presente nella terza stanza, altri ancora dalle porte di accesso alle diverse stanze caratterizzate da miniature di animali. L’osservazione del comportamento spontaneo e durante le attività ha mostrato una riduzione dell’ansia e dei comportamenti problematici. Risultato atteso della sottoazione 2.1.: A conferma che il contatto con la natura offre molteplicità di esperienze e benefici sulla persona, è possibile affermare i seguenti risultati negli utenti coinvolti: 

  • riduzione di stati d’ansia nel 70%
  • riduzione di comportamento etero-aggressivo nel 60% 
  • riduzione di comportamenti auto-aggressivi nel 50% 
  • riduzione di comportamenti problematici (opposizione, fuga) nell’80% .

La conoscenza sul territorio delle attività promosse dal Centro autismo, nello specifico l’impianto abilitativo innovativo e calato sui bisogni reali del minore e della collettività, ha amplificato le possibilità di proseguire il progetto. Il risultato sui beneficiari e sul territorio può ritenersi più che positivo.  

Inserimento in laboratori con coetanei normotipici 

I minori hanno frequentato con ottimi risultati i corsi sportivi.
La presenza delle educatrici specializzate, a supporto durante le attività motorie, è stata fondamentale per l’apprendimento e per l’inclusione dei bambini nel gruppo di pari.
Le educatrici si sono interfacciate anche con le famiglie dei bambini, in modo da conoscere le difficoltà e i punti di forza di ognuno di loro per realizzare interventi mirati. Inoltre, questa attività ha dato l’occasione ai minori  di frequentare dei corsi sportivi che altrimenti, visto le difficoltà economiche delle famiglie, non avrebbero potuto frequentare. I risultati attesi sono stati ampiamente raggiunti. La frequenza del corso sportivo ha avuto modo di arricchire le esperienze dei bambini e ha permesso loro di potenziare le loro abilità nel creare relazioni. Tutti i bambini si sono inseriti in modo molto positivo nel gruppo dei pari, grazie anche al lavoro delle educatrici e dei docenti sportivi.

RISULTATI CONSEGUITI – Attività laboratoriali verso gli adolescenti

I partecipanti, in totale 18 giovani, hanno acquisito  conoscenze sulla cucina e sui cibi, rinforzando via via la capacità di attenzione e concentrazione nello svolgimento delle operazioni in cucina. E’ stato constatato un miglioramento nella capacità di manipolare i cibi,  e l’acquisizione di  maggiore confidenza con gli ingredienti e gli attrezzi per la cucina.
L’esperienza degli chef e dei volontari della xVivaio ha permesso di creare ogni volta un clima sereno, inclusivo e divertente, in cui ciascuno si è sentito apprezzato e valorizzato per le proprie capacità e desideri.

Un risultato importante è anche quello che alcuni di loro  hanno ripetuto a casa propria, con grande soddisfazione, i piatti  preparati durante i laboratori: questo testimonia che l’esperienza ha permesso l’acquisizione di nuove competenze, il rinforzo delle abilità manuali dei ragazzi, rendendoli più autonomi e fiduciosi in sé.
Inoltre, i laboratori sono stati per molti occasione di stimolo delle abilità relazionali.
In quest’ottica, la presenza dei volontari e dei soci della xVivaio è stata fondamentale nell’avvio della relazione tra ragazzi che si incontravano per la prima volta: anche i laboratori informatici, tenuti da un docente informatico esperto di temi legati alla disabilità e alla neurodiversità, è stato molto apprezzato dai partecipanti, che con l’occasione  hanno  imparato a utilizzare la rete per una maggiore autonomia negli aspetti quotidiani della preparazione dei cibi e degli acquisti.Le famiglie, presenti nei momenti conclusivi dei laboratori, hanno apprezzato il percorso e si augurano che questa esperienza possa ripetersi in futuro.

RISULTATI CONSEGUITI – Attività casa/lavoro verso i giovani adulti 

Per garantire la sicurezza e la buona riuscita del progetto abbiamo mantenuto l’intervento mediato degli educatori per le diverse attività. I ragazzi, le ragazze e le loro famiglie si sono detti entusiasti delle attività apprese e sono motivati a continuare ad allenarsi per raggiungere livelli di indipendenza sempre più alti. 

Malgrado la presenza costante del supporto educativo (utile prevalentemente in caso di difficoltà, osservazioni per cambi di terapia e supporto rispetto ad alcune attività complesse), durante il percorso i ragazzi e le ragazze hanno sperimentato alcune attività utili per la loro futura indipendenza tra cui: 

1) Scegliere in autonomia cosa mangiare;

2) Trovare le ricette, cucinare pulire e rassettare casa per accogliere degli ospiti;

3) Organizzare aperitivi, invitare persone, fare la spesa, preparare e rassettare casa;

4) Fare la lavatrice;

5) Prenotare un evento e chiedere tutte le informazioni utili per partecipare. 

Tutte le attività sopra elencate si sono rivelate stimolanti ed è stato evidenziato che i ragazzi e le ragazze hanno continuato a fare queste attività anche a casa con l’aiuto dei genitori, mediato dagli educatori DIESIS. 

Questa esperienza ha permesso ai ragazzi e alle ragazze partecipanti di sperimentare una vita adulta e indipendente. Per i genitori questa si è rivelata essere una buona esperienza formativa, utile per I loro figli e figlie: negli incontri di feedback ci hanno rivelato con soddisfazione il fatto di osservarli più proattivi e è più autonomi e più attenti in attività secondarie come l’igiene personale, nel prepararsi la valigia oltre che nell’ aiuto a casa. 

Gli 8 ragazzi che hanno portato a termine il progetto continueranno a essere sostenuti dall’Associazione per: 

  • consolidare le abilità apprese elaborando strategie efficaci (es. agende visive ad hoc);
  • mantenere il coinvolgimento dei soggetti nel progetto per migliorare le proprie abilità personali e lavorare su un progetto di vita in ottica quality of life. 

I giovani hanno avuto modo di conoscere una realtà lavorativa, dal momento che si sono affiancati al gruppo di ragazzi con disabilità frequentanti un vero e proprio progetto di formazione professionale (“Innesti Lavorativi”, realizzato da Fondazione La Comune).
La maggior parte di loro non aveva mai avuto esperienze nel settore del verde.  Le attività che hanno svolto sono legate al settore floro-vivaistico e sono state principalmente: semina, rinvaso, potatura, annaffiatura, sia in campo aperto che in serra. Molta importanza è stata data alle competenze trasversali,  utili sia nella vita di tutti i giorni sia nel mondo professionale, in qualsiasi settore lavorativo: puntualità e rispetto dei tempi e delle pause, concentrazione, motivazione, collaborazione, comunicazione, interesse, propositività.

I ragazzi hanno partecipato con molto interesse, mettendosi in gioco. Il gruppo formato dai ragazzi in formazione è stato molto attento alle esigenze dei giovani e collaborativo. In particolare, due di questi giovani in formazione hanno espresso la loro disponibilità a diventare volontari del progetto e mettere le proprie competenze a disposizione: dall’équipe di lavoro sono state accolte con piacere queste due risorse, rivelatesi fondamentali. I due volontari hanno supervisionato il lavoro del gruppo dei ragazzi. 

Dei quattordici partecipanti, è  importante segnalare che: 

  • 4 giovani con disabilità hanno iniziato il percorso, ritirandosi dopo i primi incontri e dichiarando che l’ambito professionale del verde non è di loro interesse;
  • 4 giovani con disabilità hanno seguito mediamente 8 incontri, prima di essere inseriti nel percorso di formazione per l’inserimento lavorativo “Innesti Lavorativi”;
  • 2 giovani hanno scelto di seguire altri percorsi di formazione ( uno nell’ambito del verde);
  • 3 giovani con disabilità hanno terminato il percorso e  potrebbero essere inserite a partire da  Settembre 2023 nel percorso di “Innesti Lavorativi”.

DISSEMINAZIONE DEI RISULTATI

L’esperienza progettuale ha trovato un suo senso, in termini di utilità sociale non ristretta ai soli beneficiari, se è in grado di generare una nuova consapevolezza diffusa sul tema della vita autonoma dei giovani con disabilità e la diffusione di un modello di intervento. Per questo motivo, nel corso del progetto CRESCO abbiamo voluto dare un’attenzione particolare alla disseminazione dei risultati. Nel corso del progetto sono stati organizzati eventi di sensibilizzazione e di comunicazione aperti ai partecipanti e a tutta la rete territoriale, non solo alla rete di progetto.

Al termine del progetto è stato organizzato un evento conclusivo di disseminazione e di sensibilizzazione. L’evento finale di CRESCO si è svolto a Milano presso la Locanda alla Mano (https://vivimilano.corriere.it/locali/bistrot/locanda-alla-mano/), bistrot sito in Parco Sempione che permette l’inserimento lavorativo di giovani con disabilità. 

L’evento conclusivo è stato dunque un evento informale che ha raccolto oltre 40 partecipanti al progetto e le loro famiglie, oltre a coinvolgere una vasta platea di persone che frequentano abitualmente il bistrot. In questo modo, è stato possibile distribuire volantini e materiale informativo che ha contribuito a diffondere il modello di costruzione di percorsi di vita autonoma dei bambini, degli adolescenti e dei giovani con autismo o con disabilità intellettiva. 

CONCLUSIONI

Il lavoro sull’inclusione dei bambini e dei giovani con disabilità, di tutte le fasce di età, è sempre più necessario.

E’ importante che ai bambini con disabilità venga data la possibilità di fare esperienze al di fuori del contesto scolastico, in modo da avere momenti di relazione tra coetanei e apprendere nuove cose. Molti di questi arrivano da contesti fragili e la possibilità di esperienze di questo tipo è ulteriormente ridotta, dal momento che le famiglie spesso hanno difficoltà a sostenere i costi delle attività.

Per i giovani adulti con disabilità, questo progetto ha reso evidente le numerose criticità nel sistema sociale: i giovani con disabilità spesso faticano a raggiungere una vera e propria autonomia, sia perché ancora legati all’ambito familiare e considerati ancora non del tutto adulti, sia per la difficoltà a ottenere percorsi lavorativi continuativi, per cui le esperienze risultano spesso temporanee e frammentate. il progetto ha permesso agli enti di stabilire solide collaborazioni con altre realtà e ha permesso la creazione di modelli di intervento che possono essere replicabili in futuro. E’ auspicabile che i risultati del progetto vengano diffusi attraverso i canali di regione Lombardia in modo che altre realtà possano prendere esempio. 

Il progetto è stato realizzato con il contributo di

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