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L’importanza del riprendere a fare sport per i bambini in età prescolare

Sport bambini Milano

A pochi giorni dalla possibilità di riprendere a fare sport in presenza insieme ai bambini, qualche riflessione su cosa abbia rappresentato questo lungo inverno di sospensione dei corsi sportivi e che cosa significhi praticare sport per i più piccoli.
A cura del maestro Marco Marzagalli.

In molti siamo portati a credere che in fin dei conti per i bambini piccoli sia “andata meglio”…
In fin dei conti sono andati (quasi sempre) all’asilo, hanno potuto correre nei giardinetti e giocare (quasi) come prima.

Ma è proprio così?

Proviamo ad esaminare cosa ricevevano quando erano iscritti ad un corso sportivo e di conseguenza cosa non hanno ricevuto causa pandemia.

Indipendentemente da quale fosse il corso, vi erano dei tratti distintivi che, almeno all’interno della nostra Associazione, sono sempre stati una costante: 

1) l’attenzione ad ogni bambino; 

2) il rafforzamento dell’autostima attraverso il risultato del “fare” del bambino; 

3) la relazione educativa con l’insegnante; 

4) la costruzione di relazioni positive con i compagni.

Esaminiamo adesso cosa può aver significato la mancanza di questi aspetti:

  1. Porre attenzione da parte dell’istruttore/educatore ad ogni bambino significa per il bimbo da un lato sentirsi accolto, dall’altro non essere per forza sempre al centro dell’attenzione, cosa che in genere è la costante del suo rapporto con i genitori.
    Questo in parte avviene anche nella scuola dell’infanzia, ma non è proprio la stessa cosa, perché spesso nella pratica pre-sportiva scattano per il bambino dei meccanismi di insicurezza o di ipervalutazione di sé che sono ben diversi da quelli che scattano nel contesto scolastico, e quindi vanno saputi gestire in chiave educativa dall’Insegnante.
    La mancanza del contesto sportivo ha certamente provocato la mancanza di questo particolare aspetto.
  2. E’ attraverso la riuscita del gesto sportivo che il bambino “vede” di essere capace.
    Sentirsi dire “bravo” gratifica, ma spesso non è un dato di realtà; viceversa “sentirsi capace” nasce dallo sforzo fatto per diventare in grado di fare un determinato esercizio che prima, invece, non si riusciva a fare; questo significa, per qualsiasi bambino, riconoscere di essere capace in modo oggettivo, senza avere bisogno di ulteriori riconoscimenti esterni.
    Questo ha delle implicazioni fondamentali nella strutturazione del sé.
  3. L’ insegnante/educatore sportivo è la figura che aiuta a fare cose (fisiche) che prima non si era in grado di fare; è la figura che stimola a superare quelli che possono essere i propri limiti; è una figura che fa giocare, ma in un gioco che  insegna qualcosa che fa crescere e imparare.
    La pratica sportiva permette al bambino di cogliere la dimensione del tempo necessario ad imparare, del significato che ha lo sforzarsi per riuscirci.
    E’ attraverso la relazione educativa che si crea con l’istruttore che si rafforzano le conquiste fatte durante la pratica sportiva.
    In questo lungo inverno di distanza gli istruttori hanno cercato modi alternativi per continuare a coltivare questa relazione, parte vitale di ogni corso dedicato ai bambini. (Alcuni esempi virtuosi di quello che è accaduto nei nostri corsi: corso di danza on line, corso di karate on line).
    Nonostante questo, tutti gli istruttori della nostra Associazione non vedono l’ora di poter riprendere a fare sport in presenza, proprio per tornare a vivere in pieno questo aspetto così importante!
  4. La relazione con i compagni nella pratica sportiva è innanzitutto collaborazione. Era (e tornerà ad essere) quel “tutti insieme per crescere e progredire” che è alla base di qualsiasi relazione educativa che passi attraverso lo sport. Questo è l’aspetto che più è mancato durante questo inverno di sospensione dei corsi in presenza.
    La relazione con i compagni è fondamentale per far comprendere (
    cum prendere = prendere con sé) ad ogni bambino il senso della relazione con gli altri: non avversari, non nemici ma nemmeno amici per definizione: compagni di percorso con cui crescere insieme in una dimensione emotiva, fisica e mentale che porti ad una crescita consapevole e serena.

Speriamo che per i bambini lo sport torni al più presto a diventare un mezzo per sentirsi appagati e felici, sia da un punto di vista fisico che emotivo, nonché un modo per instaurare relazioni positive e collaborative con i coetanei e imparare a conoscere e gestire le proprie emozioni.

Noi non vediamo l’ora di riaprire e crescere con loro!

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