Articolo a cura di Marco Marzagalli
Si può fare dell’educazione attraverso lo sport, e si può fare dello sport attraverso l’educazione. Basta capirsi sui termini.
Lo sport può essere definito come “un’attività fisica, individuale o di squadra, volta a migliorare le proprie prestazioni fisiche”. Per educazione le cose sono un po’ più complesse, se usiamo la definizione della Treccani, ovvero “Il processo attraverso il quale vengono trasmessi ai bambini, o comunque a persone in via di crescita o suscettibili di modifiche nei comportamenti intellettuali e pratici, gli abiti culturali di un gruppo più o meno ampio della società” ci rifacciamo all’idea di educazione come ad un “metter dentro qualcosa” nel bambino. Se invece ci rifacessimo alla radice etimologica della parola (ex ducere) avremmo un’idea di “tirar fuori”.
Due concetti decisamente opposti….
Educazione è inculcare/insegnare qualcosa o educazione è far emergere qualcosa Istruzione e educazione sono la stessa cosa?
Il Judo dice che ciò che si insegna al corpo, il corpo ricorda.
Prendiamo l’esempio di un bambino che abbia imparato ad andare in bicicletta, poi non ci va più per trent’anni, la riprende da adulto, sbanda un attimo e poi pedala in
equilibrio. Il corpo ha ricordato come si fa. Ciò che invece si insegna alla mente, la mente lo scorda se non lo usa. In prima media tutti noi abbiamo imparato la dimostrazione del teorema di Euclide: chi è in grado ora di rispiegarla? E allora se insegnassimo attraverso il corpo un principio pratico o un principio morale?
Se riuscissimo a insegnare attraverso un esercizio fisico (sport) il miglior impiego della nostra energia e, sempre attraverso il corpo, far comprendere che è solo con gli altri che ci possiamo migliorare e far migliorare ciò che mi sta intorno, avremmo compiuto un’opera educativa di valore sociale.
Questo è quello che noi ci prefiggiamo di fare: quindi la parte sportiva è al servizio dell’educazione, è un mezzo per fare educazione. “Non esiste nulla di più grande nel mondo che l’educazione, l’educazione morale di una persona si estende ad altre 10.000. L’educazione di una generazione ne abbraccia altre cento” (Jigoro Kano, fondatore del Judo).
Ci sono 3 grandi famiglie di sport:
- sport di squadra;
- sport individuali (nuoto, atletica, ecc.);
- sport praticati individualmente ma all’interno di un gruppo (danza, arti marziali, ecc.).
Negli sport di squadra possono insegnare la relazione, lo spirito di squadra, la sana competizione insieme al rispetto per l’avversario; negli sport individuali si sperimenta lo sforzo teso al miglioramento di sé; negli sport individuali di gruppo, invece si può creare un grande affiatamento con i compagni che possono essere di aiuto o incoraggiamento per il proprio miglioramento e ciascuno può essere responsabile del miglioramento del proprio compagno.
