Lentamente stanno ricominciando tutte le attività, velocemente vorremmo tornare alla normalità.
Nonostante il tempo non sia così clemente in questi giorni questo è il periodo in cui è bello fare movimento fisico all’aperto
Vogliamo quindi condividere qualche riflessione su quale tipo di attività possa dare più beneficio.
Meglio i ritmi sostenuti della corsa o un regime costante di lunghe camminate?
Entrambe le attività producono evidenti benefici.
Sta a noi scegliere il tipo di allenamento che più si addice alle nostre esigenze: se a bassa dose di stress fisico ma meno fulmineo, o dai benefici, e dalle soddisfazioni, più immediate.
LA CORSA: I PRO
Sono sicuramente evidenti i benefici della corsa costante: chi fa jogging abitualmente, a parità di condizioni ed esclusi altri fattori, vive più a lungo di chi non lo fa (in media 3,8 anni in più per gli uomini e 4,7 per le donne), perché si riducono i rischi di malattie cardiovascolari.
Anche camminare, tuttavia, comporta grandi benefici per la salute, e data la quasi assenza di rischi, più lo si fa, meglio è.
I CONTRO DELLA CORSA
Correre, però, comporta un maggior rischio di infortuni: più della metà di chi fa jogging incorre, prima o poi, in una lesione, in problemi al tendine d’Achille o in dolori legati allo stress fisico come fascite tibiale o plantare (l’infiammazione dei muscoli all’interno della gamba o della pianta del piede).
Le probabilità di farsi male durante lo sport sono maggiori del 25% in un giovane runner maschio rispetto a chi cammina.
Solo l’1% dei camminatori si infortuna. Il motivo è da cercare nell’impatto con il suolo: la forza di reazione del terreno durante la corsa è pari a 2,5 volte il peso corporeo, nella camminata, è di 1,2 volte.
Cosa è meglio fare?
Le evidenze scientifiche ci dicono che correre porta a benefici in modo più efficiente e veloce rispetto al semplice camminare: 5 minuti di corsa al giorno danno gli stessi vantaggi per la salute di 15 minuti di camminata.
Due ore di corsa alla settimana per un anno portano a perdita di peso, abbassamento del ritmo cardiaco a riposo, riduzione del grasso corporeo e dei trigliceridi nel sangue (per non parlare dei benefici sull’umore).
Un buon regime di camminata può avere gli stessi effetti, anche se occorrono più tempo e dedizione.
Il giusto equilibrio
La chiave è, come spesso accade, nella moderazione. Sempre più ricerche dimostrano che l’allenamento a una corsa strenua e faticosa – come per il triathlon – può portare a problemi cardiaci.
Tra il running e la mortalità c’è una curva di relazione a U: troppo poco non fa molto, e troppo fa male. L’ideale è una corsa a ritmo moderato per due-tre volte alla settimana. Correre tutti i giorni a ritmo sostenuto, per un totale di più di quattro ore a settimana, sembra non fare altrettanto bene.
L’importante è muoversi
Ricapitolando, la corsa offre un miglior rapporto benefici per la salute su tempo, ma comporta rischi maggiori e, in eccesso, è controproducente (cosa che non avviene per la camminata).
E per dimagrire?
Ma per dimagrire non basta bruciare più calorie (cosa che facciamo anche rimanendo sul divano o camminando): occorre un’ alimentazione meno calorica o più contenuta. Ovvero: si dimagrisce quando si mangia di meno.
O meglio ancora, per dimagrire occorre un mix di attività fisica, alimentazione, riposo, e vita sana.