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Educazione e Sport: il ruolo delle famiglie

Educazione e Sport: il ruolo delle famiglie

Articolo a cura di Marco Marzagalli

Ci siamo accorti come la maggior parte dei bambini cambino sport ogni anno. Sembra quindi che si sia persa l’idea che lo sport sia uno strumento con cui crescere, e sia diventato, “un tappabuchi” dove una disciplina è intercambiabile con l’altra, basta che vada bene il giorno e loro di frequenza.

Negli anni ‘80, quando è nata l’esperienza dell’Associazione La Comune, c’era forse maggior coscienza nelle famiglie che il praticare uno sport significasse far compiere un percorso di crescita al proprio figlio. Sentivamo un maggior coinvolgimento della famiglia, che era anche pronta a sostenere i figli nei momenti inevitabili di fatica in relazione allo sportpraticato.
Ora la sensazione è che la maggior parte delle famiglie iscrive il figlio per “diletto”, perchè si diverta. Percepiamo proprio un cambio di prospettiva rispetto al passato.

Dalla nostra trentennale esperienza vorremmo far riflettere le famiglie su alcune questioni per noi molto importanti.
Innanzitutto nel praticare uno sport con costanza si possono raccogliere informazioni preziose sulla personalità dei bambini (come si comporta durante la pratica? Che legami crea con i compagni? Come affronta il su percorso di crescita sportiva?).

Inoltre la scelta su quale sport praticare riteniamo che debba essere fatta non solo in base al divertimento che ne deriva, ma soprattutto in base ai bisogni del proprio figlio: rinsaldare il rispetto delle regole, rafforzare la relazione con gli altri, vincere la timidezza, superare le proprie paure.

Un’altra considerazione è che in passato capitava molto frequentemente che fossero i genitori a scegliere lo sport che il figlio dovesse praticare. Ora, pare avvenga il contrario.
A scegliere sono i figli, che appunto scelgono in base al proprio divertimento. L’equilibrio come sempre sta nel mezzo: riteniamo che l’autodeterminazione dei bambini sia un fattore molto importante, che permette loro di definirsi come persone, ma sappiamo anche di quanto sia importante compiere scelte che presuppongano un’assunzione di responsabilità da parte dei geni- tori, che, in quanto tali, hanno maggior consapevolezza di quali possano essere le necessità dei propri figli.

Molti genitori credono che facendo cambiare ogni anno l’attività sportiva ai propri figli questi possano sperimentare diversi ambiti e magari trovare quella in possano diventare bravi. Da una parte può essere corretto questo approccio ma consigliamo di permettere ai bambini di scegliere e trasmettere loro anche l’aspetto dell’impegno, il valore della fatica e la positività della crescita in una disciplina.

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